"Giocare è un diritto" è un percorso di laboratorio che ha una lunghezza dai 4 ai 6 incontri, prevalentemente per il secondo ciclo della scuola primaria, parte del PAFT di territorio del Comune di Ravenna, inserito nel progetto della Festa del diritto al gioco.
Il focus del laboratorio è sull’Art. 31 (o del Diritto al gioco, riposo, ricreazione accesso all’arte e alla cultura da protagonisti) della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e adolescenza, per arrivare ad evidenziare le connessioni che questo ha con gli altri Diritti.
“Diritti in gioco” è connesso al Progetto cittadino della “Festa del diritto al gioco” e rientra nella rete conCittadini - dell’Assemblea Legislativa della Regione dell’Emilia-Romagna.
Il comune avvio prevede un coinvolgimento attivo della comunità scolastica (genitori, bambini/e, insegnanti) in una ricerca-azione centrata sulla definizione degli "Ostacoli al gioco libero vissuto all’aperto" e sulle possibili forme per un loro superamento.
Il percorso delle attività che facilita l’indagine e la ricerca di possibili soluzioni (nonviolente, realistiche, accessibili forme di risoluzione), permette di attivare forme di pensiero critico/costruttivo, di promuovere l’interazione e confronto tra i partecipanti per riconoscimento della pluralità dei punti di vista, l’adozione di attività di carattere espressivo /teatrale e di gioco on il giocattolo auto-costruito.
In questo percorrere sarà essenziale il facilitare nei bambini/e l’assunzione di un ruolo da protagonista, contribuendo a migliorare la condizione di vita dell'infanzia in città (tanto nel micro, delle relazioni con i compagni/e di banco, che nel macro, nella comunità di riferimento), sia confermando un'altra immagine di infanzia, quale quella promossa dalla Convenzione e che trova nell’art. 12 (il Diritto alla partecipazione) una delle sue manifestazioni più evolute, legittimando gli stessi bambini/e a farsi carico dei propri/altrui diritti, più per un senso di responsabilità che per restare nella polarità diritti/doveri.
Obiettivi
Il progetto mira alla conoscenza e promozione dei Diritti dei bambini e delle bambine nella scuola ed all'interno del loro contesto di vita quotidiana, ricorrendo ad una didattica e metodologia che promuove la cittadinanza attiva.
Il laboratorio ha una lunga storia, realizzato più volte in molteplici scuole primarie, coinvolgendo prevalentemente classi del secondo ciclo (a volte con classi della terza primaria) e, seppur partendo da un comune approccio (che ha permesso di identificare Gli ostacoli al gioco all’aperto dal punto di vista dei minori di età) nel suo svolgersi può assumere varie diversificazioni, che, più o meno tutte invitano a tradurre quanto fatto in classe in buona partica per coinvolger altri, anche in luoghi pubblici, amplificando il messaggio che arriva dlel nuove generazioni.
Sicuramente le attività invitano all'esercizio dell'ascolto e comprensione di sè e dell'altro, di un senso di responsabilità verso il bene comune.
In molteplici occasioni sarà progressivamente richiesto di esercitare il confronto e la discussione, avanzando il proprio punto di vista sulle cose, ponendo ciascuno e ciascuna anche nella posizione di migliorare la personale intenzione di comunicazione, avvicinandosi all'intelligibilità del messaggio.


Così come avviato in precedenti edizioni, concordando con i docenti di riferimento l’evoluzione dei contenuti, la diversificazione del percorso di laboratorio può portare a molteplici scenari, sempre più coinvolgenti la cittadinanza attiva:

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