Cartoline per connettere e stimolare il viaggio
La seguente esperienza illustra e racconta dello sviluppo di un progetto locale collegato al laboratorio delle Cartoline (o Postcard bridges - Ponti di cartoline) che ha facilmente valicato i confini del territorio comunale per intrecciarsi con un progetto scolastico di 4 pluri-classi di piccole cittadine nei dintorni di Piacenza, attraverso la mediazione fornita dallo staff del progetto di conCittadini dell'assemblea Regionale dell'Emilia Romagna, durante il progetto dell'edizione 2020/2021.
Classi che, oltre ad avere ricevuto il set delle cartoline per ciascun componente dei gruppi classe, hanno beneficiato di alcuni kit delle Toyboxes (fatti pervenire via posta privata), e di interventi online degli esperti della costruzione del giocattolo.
Con il procedere delle attività, e la costruzione di una simpatetica interazione, le insegnanti delle classi di Piacenza hanno anche avanzato l'ipotesi - realizzata in una giornata di maggio 2021 avanzato - di fare una gita scolastica a Ravenna, avendo anche un momento di incontro e gioco con le classi della scuola primaria Pascoli di Ravenna - anch'esse coinvolta nel progetto del Postcard bridges. Queste erano inizialmente in favore di accogliere le classi di Piacenza, ma che poi e per motivi contingenti non hanno potuto fare l'uscita scolastica assieme alle classi di Piacenza.
La gita scolastica è stata effettuata da due classi di Piacenza su 4 nella giornata del 30 maggio, con un programma che ha prima fatto tappa al mattino presso la basilica di Classe e poi al pomeriggio al Parco della pace.
In entrambi i siti l'animatore R. Papetti ha arricchito la visita offrendo sia una consulenza sulla storia dei mosaici e sia conducendo un laboratorio sui Pacifici. L'evento, in quest'ultimo frangente, ha visto anche una breve apparizione di E. Renda, componente di conCittadini.
In un momento di pausa del dopo pranzo si è offerta a tutti i partecipanti la possibilità di giocare con le Comete, e poi di riceverne una a testa come regalo
IL LABORATORIO SUI PACIFICI
L'attività di Roberto si è avviata con la lettura di una poesia del poeta argentino Jorge Luis Borges, dal titolo "I Giusti", che ha come nucleo di significativo di fare emergere le piccole cose che persone comuni posso fare quotidianamente e che con il loro buon senso rendono giuste e sincere le persone, gli atti e i gesti semplici, che nell'insieme fanno trasparire un’anima pura.
In questo il messaggio, nel coltivare ciascuno e ciascuna nella propria quotidianità il proprio se e anima attraverso la semplicità, che allontana il male della guerra, che cresce negli animi di ingiustizia in ingiustizia.
Nel proprio piccolo, tutti possono fare qualcosa, non importa l'età, condizione di vita, status, genere e cultura di appartenenza, ogni differenza viene appianata quando si tratta di anima.
Sarà proprio il "coltivare il proprio giardino interiore" con i piccoli gesti giusti, che farà fiorire un nuovo mondo di pace.
Ispirati dalla poesia, bambini e bambine sono stati/e poi invitati/e a fare altrettanto, a scrivere piccoli versi rapportati a se stessi e a se stesse, a ciò che ciascuno e ciascuna fa nella propria quotidianità e che rende bello e giusto tanto che il mondo.
Tutti i versi sono stati raccolti in un testo comune, che è diventato il messaggio della classe, una nuova poesia di piccoli gesti per la giustizia e bellezza nel mondo, attraverso il coltivare piccoli giardini di bellezza e pace interiore.
La poesia comune è stata letta e infine si è passati al disegno: i pacifici raccolti in un esercito di pace: dalle sagome, ai colori e quindi alla celebrazione, in cui tutte le sagome di ciascun partecipante sono state raccolte e depositate in un luogo della grande opera a mosaico, per una foto finale.
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