Si è avviata la progettazione di rete per aderire ad un bando nazionale promozione del Diritto al gioco. A questa rete aderiscono vari soggetti locali che celebrano le Feste del diritto al gioco e anche desiderano concorre al miglioramento della politica nazionale sul gioco, a partire d impegni su questioni e buone pratiche territoriali.
Con una prima riunione online che si è svolta a fine giugno 2023 si è voluto centrare l’obiettivo di connettere referenti di organizzazioni locali che già stanno realizzando le Feste del Diritto al gioco nelle loro città, includendo anche coloro che desiderano avviare progetti simili, allo scopo di conoscersi e generare un progetto che possa concorre a bando nazionale.
L’idea di provare a connettere referenti di organizzazioni di diverse città che si occupano di realizzare la Festa di celebrazione del Diritto al gioco è nata in seguito al convegno sul gioco di Bergamo Play - Una comunità giocante, del 28 maggio 2023.
A questa è seguito un lavoro di chiamata individuale di diverse persone, per poi giungere ad una prima e ad una seconda riunione realizzate in modalità online, che hanno trovato l’incontro di una quindicina di referenti di territori diversi. La mappa del’Italia regionale evidenzia i luoghi.
Nelle riunioni c’è stata sia un’iniziale attività di presentazione reciproca, raccontando qualcosa della propria realtà locale, della festa che ciascuno organizza e di come essa risulta o meno al culmine di percorsi più o meno complessi ed articolati, evento che è sia frutto di una prima edizione o di un continuum di molteplici edizioni, organizzando piccole iniziative oppure di iniziative veramente portentose dal punto di vista del numero di frequentatori dell’evento e di operatori professionali che vi partecipavano per animare la Festa.
Con questi referenti si sono anche descritte e raccolte delle problematiche incontrate nel processo per approdare alla Festa. Questo ha dato adito a trattare di un tema che accomuna che fa da sfondo, cioè quello delle politiche del e sul gioco, che risultano anch’esse molto diversificate da realtà locale a realtà locale.
Con tali politiche sul gioco si sono intesi quegli impegni che le amministrazioni locali attuano per facilitare il manifestarsi del diritto al gioco, degli sforzi politici intrapresi affinchè il Diritto al gioco trovi facili premesse per realizzarsi con o senza l’intervento degli adulti, della presenza o meno nell’ambiente dei gruppi gioco spontanei, considerato come un marcatore di qualità di vita.
Con i problemi per la carenza di politiche sul gioco sono emerse anche le buone pratiche, anch’esse differenziate e localizzate di territorio in territorio, come anche del fatto che ogni cosa che – con fatica - viene raggiunta non lo è in via permanente, e necessariamente costa altrettanta fatica mantenerla: vi sono realtà in cui è molto gravoso l’aspetto burocratico del lavoro con il Comune; in altre la difficoltà di avere permessi per le iniziative pubbliche che riconquistano per una mezza giornata la strada e la piazza, che vengono chiuse al traffico; vicini di casa che chiamano la polizia municipale per un pallone nel cortile, o le mamme di bimbi piccoli che si lamentano perché non vogliono i bimbi grandi nella stessa area del parco; si è tentato anche il coinvolgimento di associazioni di amministratori di condominio, affinchè il gioco sia rispettato nei cortili condominiali - sia privati che delle case popolari; il cambio del regolamento edilizio comunale affinchè sia vietato vietare di giocare; infine si è parlato dell’esistenza di una la legge regionale sul gioco per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, anche se poi viene disattesa perché non vengono allocati appropriati fondi per praticarla.
IL BANDO
Il gruppo ha convenuto che si vorrebbero trovare sia i fondi per migliorare le Feste del gioco a livello locale, e con essi anche della necessaria formazione comune, operata soprattutto attraverso la condivisione, facilitando l’inclusione e l’apertura a chi vorrebbe realizzare per la prima volta la Festa del gioco nella propria realtà; e anche lavorare sullo sfondo comune, sui significati profondi delle politiche del gioco (ad esempio prevedendo delle tappe locali di approfondimento, e infine un convegno nazionale sulle politiche del gioco, puntando alla consapevolezza delle amministrazioni politiche locali, in cui portare a confronto gli assessori locali).
Il processo è stato facilitato con resoconti sulle riunioni e un successivo impegno a distanza di ciascun partecipante di concorrere ad un progetto comune, che ha preso forma e che resta un elemento di orientamento per concorrere a ad un bando nazionale, quando questo comparirà sulla scena.
In questo la Libera Università del Gioco si è offerta di documentare il processo con questa iniziale pagina nel sito web che anche mette in evidenza i punti della rete, e l’associazione Ali per giocare concorre ad organizzare e progettare il tutto.
Al seguito di una nuova chiamata per rispondere al bando 2024 sui diritti e la partecipazione dei minori si è convenuta la data e l’orario di due prossime riunioni svolte in modalità online:
- 22 gennaio pomeriggio dalle 15,30 alle 16,30
- 23 gennaio mattino dalle 11,00 alle 12,00
SCARICA DOCUMENTO DI SINTESI DEL BANDO IL BANDO SUI DIRITTI E SULLA PARTECIPAZIONE DEI MINORI
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