In collaborazione con il Comune e la Regione (progetto conCittadini) sono state stampate e divulgate a diverse classi della primaria (di Ravenna e in Regione), set di cartoline che illustrano giocattoli costruiti con materiali di riciclo e riutilizzo, nonché Toyboxes, ovvero kit di materiali tra loro da assemblare, (che trova una spiegazione in video nel convegno Giocare nell'emergenza - vedere gli "Episodi tratti dall'incontro online del 08 febbraio 2022" ) l'una e l'altra sono evoluzioni di quanto fatto nelle edizioni precedenti. Le cartoline sono diventate opportunità che hanno stimolato sia la manualità creatività ed inventiva dei bambini/e, portandoli a generare giocattoli che, per certi aspetti, anche superano quanto illustrato nelle cartoline (cioè quanto costruito dall'adulto), nonchè sviluppare lo scambio e la condivisione tra le classi coinvolte, e il protagonismo ideativo ed operativo dei partecipanti verso la progettazione e stampa di nuove cartoline.
L'attività si muoverà sullo sfondo della promozione dei diritti secondo la Convenzione dei diritti dell'infanzia /adolescenza, a partire dal Diritto al gioco, in cui non mancherà l'invito a generare giochi con quanto si è realizzato con le proprie mani.
OBIETTIVI
Realizzare manufatti ludici ricorrendo a vari materiali e di recupero, con l'invito ad usare semplici strumenti per incollare, forare, tagliare, limare, avvitare.
Operare sulle competenze più analitico razionali
Operare sulle competenze trasversali inerenti lo scambio, socializzazione e comunicazione
CONTENUTI E ORGANIZZAZIONE
Mobilitando l'interazione tra i compagni, orientata alla collaborazione di copia e piccolo gruppo, si è voluto stimolare sia l'elaborazione di forme di comunicazione e condivisione di quanto realizzato in classe e sia la creatività nell'esercizio della manualità.
L'orientamento ha avuto un carattere più curricolare nell'osservare denominare descrivere azioni, caratteristiche qualità di materiali ed oggetti, a cogliere funzioni e dettagli; prevedere, immaginare, ordinare in successione operazioni di manualità fine, in un processo; leggere e comporre schede con testi ed immagini, per elaborare e condividere informazioni utili che orientano la manualità fine; riferire in modo comprensibile, ricco di dettagli, con proprietà di linguaggio, assimilando nuovi vocaboli, l'esperienza di costruzione del giocattolo; rappresentando con simboli e disegno, usando unità di misura, figure geometriche, angoli, le fasi di costruzione del giocattolo ... oppure più critico creativa.
In questo caso l'attività si è fondata sul confronto e sui temi bipolari, le domande aperte.
Per stimolarle la creatività invece si è fatto uso delle cartoline come fonte di ispirazione alla manualità autonoma. Le cartoline distribuite al gruppo classe erano parte di un set di 8 variabili, e ogni partecipante ne riceveva 4.
Come prima attività si è chiesto alle docenti di attivare un mercatino interno in cui, chi voleva, barattava le sue cartoline con quelle degli altri, per scambiare quelle che piacevano di meno con quelle che piacevano di più. Successivamente si è chiesto di invitare a costruire uno dei giocattoli rappresentati nella cartoline come attività da realizzare a casa, e di portare a scuola il prodotto finito o semi lavorato.
Ne sarebbe seguito il confronto con l'esperto - online o in classe - per parlare dei manufatti e trovare possibili soluzioni ingegneristiche per migliorare il giocattolo, tanto a livello tecnico che di decorazione.
Altra possibilità è stata quella di richiedere per tutti i componenti della classe la distribuzione di un kit di costruzione del giocattolo, indicando le copie da preparare almeno quante sono i componenti della classe; e poi costruire con l'esperto il giocattolo, avendo lo stesso in presenza oppure online.
L'attività con i kit che venivano distribuiti e aperti in classe ha stimolato lo scambio di materiali utili a qualcuno e inutili ad altri che li barattavano con altre persone per ottenere ciò che li interessava; ma a conseguenza di questo c'è stato "un movimento di idee", cioè spostarsi per barattare legnetti portava anche a vedere le cose che stavano costruendo gli altri, attivando il dialogo sulle stesse.
NOTE SUI RISULTATI TANGIBILI
Come illustrano alcune delle immagini proposte quanto è stato realizzato dai bambini e dalle bambine in molti casi mostrano intelligenti accorgimenti di "adeguamento alla realtà".
Prendendo l'esempio dell'auto-articolato si nota che, in risposta allo stimolo di avere una cartolina che mostra diversi modelli di automobiline, si è ottenuto un mezzo che ha anche un carrello al suo seguito. Molto interessante il congegno per garantire lo snodo tra la prima parte e la seconda, che anche facilita la possibilità di "fare le curve". La decorazione della prima parte annota molti dettagli fatti semplicemente con il cartoncino incollato e ritagliato, ovviamente per sopperire alla mancanza di materiali in legno idonei a realizzare l'idea: il volante, il sedili in parte in legno, la carrozzeria a cielo aperto, i paraurti dell'auto.
Altro esempio è l' "Insetto Turacciolo". Cliccando sull'immagine si può ottenere un ingrandimento con dei testi associati. Le ali, le antenne e le zampette mostrano variazioni rispetto all'originale invito a costruire proposto con la cartolina.
Qui sotto un gruppetto di insetti, in cui i turaccioli sono stati "incartocciati" in fogli di carta colorata e su di essa si è operato per incollare gli occhi, elemento particolarmente caratterizzante ed espressivo di questa variante.
L'autonomo adattamento prodotto dai partecipanti per avvicinarsi, per essere ispirati dall'oggetto giocattolo in cartolina, ha anche funzionato per stimolare la "seconda vita delle cose".
Affianco si ha un esempio di come una scatola di plastica sia stata riutilizzata con un cambio di funzione: sono state aggiunte due piccole ali verdi; due occhi neri ed è stato usato uno spiedino di legno infilato - che attraversa il contenitore stesso - affinchè da una parte c'è il naso e dall'altra c'è un supporto al volo dell'oggetto stesso (per essere mantenuto); infine impreziosito con un fiocchetto sulla testa.
Il mercato facilmente abitua il nostro vedere a riconoscere gli oggetti per quello che sono e non per il fatto di ritrovarvi anche altro, che appunto permetterebbe di dargli altre funzioni una volta che sia giunto il termine della funzione principale per cui l'oggetto è stato venduto/comperato.
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